Se c’è Dybala, c’è gioia. Una doppietta di Paulo il caldo, sempre con l’assistenza del fratello d’attacco Abraham, tiene la Roma incollata a Lazio e Atalanta e a ridosso della zona Champions. Se c’è Dybala, la Roma vince: in campionato colleziona la decima vittoria, e otto le ha ottenute con la Joya in campo da titolare, che guarda caso fa dieci (gol) in stagione. Per il resto non c’è molto da esaltarsi. Alla Roma ha dato una grande mano Dodò che, espulso dopo nemmeno mezzora, ha messo in ginocchia una Fiorentina che sembrava potersela giocare alla pari. La storia si ripete. La stagione scorsa, sempre all’Olimpico, Dragowski si fede buttar fuori anche prima, ma in un modo meno stupido.
Anche dopo la superiorità numerica, la banda Mourinho ha concesso ben poco alla platea. L’unico tiro in porta della Roma è stato quello, bello, al volo, di Dybala ma anche qui frutto di un errore in uscita di Bonaventura. Nel secondo tempo la Roma ha fatto davvero poco: si è accontentata di fraseggiare a centrocampo, tenere palla costruendo pochi affondi. Tanti da spazientire persino i suoi calorosi tifosi che in più di un’occasione hanno fischiato. Solo al tramonto un lancio azzeccato di Cristante ha fatto accendere la lampadina al duo Abraham–Dybala: discesa e passaggio preciso del rimo, tocco in sicurezza del secondo e vittoria in cassaforte.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – F. Bianchi
Ritardo Nervosa Affonda Roma Vina Espulso Mourinho Attende Piano Friedkin