La testa della Roma è già alla Conference League, ma il problema è che prima ci sono due partite da affrontare ed in ballo c’è la qualificazione in una competizione europea. Quindi mentre il Feyenoord partirà in ritiro in Portogallo, i giallorossi dovranno preparare le sfide di campionato contro il Venezia ed il Torino.
Il primo scopo è quello di gestire la rosa. Dopo 52 partite i calciatori sono stanchi e per loro sono stati preparati degli allenamenti ancora più personalizzati per evitare infortuni. “Non abbiamo la rosa per fare cambi enormi – spiega Mourinho in conferenza stampa -. Con la Fiorentina eravamo stanchi e ho spiegato che abbiamo corso circa 140 km più di altre squadre e questo si paga”. Lo Special One ha poi parlato dell’indisponibile Mkhitaryan, affermando che “non è sicuro che possa farcela”.
L’altro aspetta da controllare è la testa, infatti, contro il Venezia la Roma deve vincere a tutti i costi. Così come la squadra, anche i tifosi pensano alla finale, ma l’allenatore dovrà far rimanere il gruppo con una soglia di concentrazione molto alta.
Ieri ha attaccato nuovamente gli arbitri: “Mi sembra che ci sia gente che magari è anche interessata che noi finiamo allottavo posto e con la speranza che vinciamo la finale perché così sarebbe fantastico per il calcio italiano avere 8 squadre in Europa. Questo però non si deve fare. Siamo un po’ stanchi di arbitri e Var. Loro sono puniti, ma dove sono i nostri punti?”
Inoltre ha espresso la sua opinione sul futuro della Roma: “Un giorno farà il salto di qualità. Stiamo crescendo. Se penso ad agosto, abbiamo fatto un buon lavoro.. Occorre tempo ed io ho altri 2 anni di contratto. poi è una questione di quantità e qualità della rosa, ma la proprietà vuole arrivare in alto ed io anche, senno non sarei venuto qui”.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini
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