Tre sconfitte pesanti, due infortuni choc e un’aria sempre più tesa tra Fonseca e la società. Il gennaio nero della Roma si concluderà domenica con un derby pregno di paura e spavento. La sfida alla Lazio è forse l’ultima spiaggia di credibilità agli occhi dei tifosi che finora non hanno potuto festeggiare una vittoria importante (3 ko e 2 pareggi nelle sfide alle big di serie A) e che ieri hanno contestato (sui social) l’atteggiamento arrendevole della Roma con la Juve.
INFORTUNI – C’è più tensione che concentrazione soprattutto alla luce del grave infortunio di Diawara, uno dei pochi a salvarsi in questo inizio 2020. Il centrocampista, uscito anzitempo mercoledì allo Stadium, ha rimediato la rottura del menisco esterno del ginocchio sinistro. Chi ha visto la lastra parla di disastro totale tanto che Diawara oggi sarà visitato anche dal dott. Cerulli. Sarà lui a decidere se operare o tentare una terapia conservativa. Nel primo caso lo stop sarebbe di due mesi e mezzo, nel secondo si potrebbe tentare in 40-50 giorni.
La decisione sarà presa in queste ore. Una mazzata per Fonseca che già dovrà rinunciare a lungo a Zaniolo e Mkhitaryan. Quello di Diawara – che già si era fermato a inizio campionato per un problema al menisco – è l’infortunio numero 34. Solo sfortuna? Impossibile. Uno stop che impone di tornare sul mercato anche a centrocampo dove Fonseca avrà solo Cristante e Veretout in mediana a meno che non decida nuovamente di avanzare Mancini. Ipotesi possibile già contro la Lazio quando dovrebbe rivedersi pure Spinazzola.
LIMITI – A preoccupare non sono solo gli assenti ma anche i presenti. Le prestazioni di Florenzi, Under e Kluivert restano ampiamente insufficienti così come l’apatia da gol di Kalinic. La Roma si è scoperta, per dirla alla Fonseca, con poca qualità e con limiti individuali e di mentalità enormi. La débâcle contro la Juve ha evidenziato tutti i limiti di una rosa indebolita negli anni da esigenze di plusvalenze e scommesse esagerate.
A pagare di più è proprio l’attacco impoverito dalle partenze di Salah ed El Shaarawy. Domenica tornerà Dzeko che proverà a segnare un gol su azione nel derby che manca dal 2016, ma i numeri restano modesti considerato che nessuno tra Perotti, Kluivert, Under e Kalinic è andato in doppia cifra negli ultimi tre anni. E se Atene piange, Sparta non ride. Nel senso che anche la difesa è tornata a ballare: 8 gol subiti nelle ultime 5 gare.
TENSIONE E PRECEDENTI – Si comincia a sentire anche una certa tensione da parte di Fonseca. Un processo di demoralizzazione già visto con Garcia, Spalletti e Di Francesco. Il tecnico chiede rinforzi precisi, ma arrivano risposte vaghe da Petrachi che di certo non può fare i salti mortali col portafoglio vuoto.
La Roma ha bisogno di un terzino, un centrocampista e almeno un attaccante. A una settimana e poco più dalla fine del mercato però si è ancora fermi al rimpianto Politano. A pesare anche il passaggio societario da Pallotta a Friedkin che dovrebbe materializzarsi entro il 15 febbraio.
FONTE: Leggo – F. Balzani