La Roma mette il primo mattoncino della stagione, batte 4-0 il modesto Zorya Luhansk e si qualifica alla seconda fase di Conference League. Con la vittoria del Bodo sul Cska resta però seconda nel girone e dovrà sperare nell’ultimo turno in un sorpasso a questo punto complicato: bisogna vincere a Sofia e gli ucraini non devono perdere col Glimt. Altrimenti a febbraio ci sarà da giocare lo spareggio dei sedicesimi con una delle retrocesse dall’Europa League.
Una specie di allenamento la partita di ieri all’Olimpico giocata sotto la pioggia e in uno stadio semi vuoto. La poca consistenza dello Zorya spinge Mourinho a schierare una squadra ancora più offensiva rispetto a Marassi, dove Carles Perez e Mkhitaryan fanno le mezzali, El Shaarawy l’esterno a tutta fascia sulla sinistra e Zaniolo gioca da attaccante puro con Abraham. È proprio il nr.22 giallorosso a creare la prima vera chance del match: l’errore di Abraham sul cross di Zaniolo è incredibile.
Tocca allora a Carles Perez sbloccare la gara su assist del volenteroso El Shaarawy. Ma Zaniolo ha tanta voglia di mettere la sua firma e al terzo tentativo ci riesce con una botta di destro ed esultanza da «super hero» sotto la Tribuna Tevere. La Roma potrebbe chiudere i conti prima dell’intervallo su rigore procurato da Carles Perez. Veretout, però, sbaglia il secondo penalty consecutivo dopo Torino facendosi parare il tiro da Matsapura. E Mourinho scuote la testa.
Ci pensa subito Abraham a fargli tornare il sorriso dopo neanche un minuto da inizio ripresa, su un altro assist di Zaniolo. L’inglese potrebbe segnarne subito altri due ma prima angola troppo il tiro, poi commette il secondo errore clamoroso della serata. Tammy riesce a riscattarsi appena prima di uscire firmando il poker in rovesciata. Così, dopo il triplo cambio Ibañez-Zalewski–Shomurodov è il turno di Borja Mayoral. Mourinho decide poi di regalare il debutto assoluto a un altro ragazzo del vivaio: l’esterno Filippo Missori è il primo classe 2004 in assoluto a giocare con la Roma dei «grandi» e il 26° giocatore utilizzato dal portoghese in queste prime 20 gare stagionali.
La gara di ieri dà due indicazioni su cui Mourinho rifletterà. Il modulo con tre centrocampisti e due punte sembra far girare meglio la squadra e, fino al ritorno di Spinazzola, El Shaarawy può essere l’uomo giusto a sinistra per confermarlo. La seconda è che Zaniolo non può stare fuori da questa squadra. Domenica col Torino avremo le risposte del tecnico. E sarà una partita di ben altra difficoltà.
FONTE: Il Tempo – A. Austini