Addio Champions e con lei rimanenti sogni di gloria. A Bergamo, contro l’inesauribile Atalanta di Gasperini, la Roma fa un po’ meglio di quanto visto nelle ultime uscite, ma non infrange il maleficio e si ritrova a sei punti dal quarto posto (sette con lo scontro diretto) occupato proprio dai bergamaschi. Perso lo scontro diretto, restano numeri preoccupanti: quinto ko in sette partite giocate nel 2020, sesto su nove contando la Coppa Italia, terzo consecutivo (non succedeva in campionato dal 2014) per un bilancio di nove gol incassati in tre partite.
Difficile trovare qualcosa di positivo eppure la Roma è sembrata in crescita: comunque in ripresa (difficile pensare si potesse far peggio del match col Bologna). Ma contro una squadra così non basta giocare bene un tempo e tirare in porta una sola volta in tutta la partita: anche se riesci ad andare in vantaggio. Nella ripresa l’Atalanta ribalta tutto e mette in cascina tre punti pesantissimi. Fonseca fa cinque cambi dopo il disastro contro il Bologna, perché ha bisogno di grinta, gambe e giocatori più freschi che possano dare del filo da torcere alla vispissima Atalanta di Gasperini: una vera e propria macchina da gol. Difesa alta, pressing e le accelerazioni di Kluivert sulla destra mandano spesso in affanno i padroni di casa.
Insomma, la cosa sembra funzionare, perché rispetto quanto visto con Sassuolo e Bologna (sette gol incassati in due partite), si capisce subito che questa è un’altra Roma: anche se l’ago della bilancia della prima frazione di gioco pende leggermente più dalla parte dell’Atalanta. La Roma però tiene, per un tempo non commette errori ed è brava sfruttare l’unica sbavatura della squadra di Gasperini. Manca qualche giro d’orologio prima dell’intervallo quando Palomino sbaglia in copertura su Dzeko. La palla gli rimbalza malamente sui piedi, il bosniaco intercetta e poi fa la cosa che gli riesce meglio: difende il pallone (nessuno come lui in questo) sul ritorno dei due difensori bergamaschi, infila Gollini e manda la Roma all’intervallo sull’1-0. Gol numero 101 in giallorossO.
Ma è tutt’altro che finita e quella che rientra dopo l’intervallo è un’altra Atalanta. Una squadra in grado di alzare il ritmo, mettere alle corde la Roma che va in affanno col passare dei minuti e inizia a sbagliare. Prima Palomino si riscatta approfittando di una dormita di Spinazzola per riportare in pari il risultato, poi ci pensa Pasalic, entrato da 19 secondi, a castigare Fonseca & Co. per 2-1 finale. Ora i giallorossi devono iniziare a guardarsi alle spalle e trovare col modo per rialzarsi. La Champions è ormai andata, ma mancano quattordici partite e può ancora succedere di tutto.
FONTE: Il Tempo – T. Carmellini