La selezione continua. E’ bastato il rischio di veder sfumare a gennaio il primo trofeo per convincere Mourinho a tranciare giudizi universali sul destino di due uomini. I gol di Abraham e Shomurodov sono arrivati un un secondo tempo che ha visto l’entrata di Zaniolo e Mkhitaryan. Dopo la bocciatura di Veretout e Perez: se non una selezione definitiva, sicuramente una scelta punitiva. Mourinho ha una certezza: nei prossimi 18 mesi dovrà arrivare alla sintesi di una Roma che poi, alla sua terza stagione, dovrà essere pronta per lottare per il titolo. Ogni partita allora è un esame.
Se poi come per Veretout, ha un agente che chiede 4,5 milioni e mezzo all’anno per il rinnovo, è quasi inevitabile che lo Special One si aspetti prestazioni all’altezza di quelle richieste. Non si opporrà alla sua partenza e a giugno, se arrivasse un’offerta che permettesse di sostituirlo, diciamo sui 20 milioni, anche subito. Stesso discorso per Perez. A far evaporare la paura ci ha pensato Kumbulla sul finire del primo tempo. La prova vivente che non tutte le bocciature siano definitive.
FONTE: La Repubblica – M. Pinci