(…) Adesso. però. forse è arrivato il momento che alla tifoseria sia spiegato quel progetto sul quale. peraltro, la nuova proprietà non sta lesinando importanti investimenti economici. Certo, sarebbe sbagliato leggere il silenzio come scarso interesse o. peggio ancora, incapacità di trovare una nuova rotta per uscire dalle secche dell’attualità. male parole. a volte, possono essere un ponte che aiutano traghettare un modesto presente verso leopardiane «magnifiche sorti e progressive».
Una cosa è certa: i Friedkin non sono venditori di fumo, e lo si può capire anche dalla scelta su cui stanno lavorando per la panchina giallorossa. Maurizio Sarri infatti. che porterebbe in dote uno scudetto e una Europa League a una piazza orfana di successi da 13 anni, saprebbe incarnare tre aspetti che alla nuova Roma si attaglierebbero alla perfezione: spettacolarità nel gioco offensivo, estrema attenzione alla fase difensiva e. oramai, anche un’esperienza internazionale (…).
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini