Virginia Raggi ora sposa la linea dell’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini e sulla strada verso la costruzione del nuovo stadio della Roma ora si frappone un ostacolo in più. Ieri, nell’incontro in Campidoglio con il dg del team giallorosso Mauro Baldissoni e l’imprenditore Luca Parnasi, per la prima volta la sindaca M5S ha invitato il club di Trigoria a ipotizzare una seria modifica al progetto di Tor di Valle. Trattativa aperta, quindi, sulle cubature: via libera al Colosseo- bis ma con meno uffici e negozi. Nel mirino, quindi, ci sono le torri di Liebeskind.
La richiesta — interlocutoria e non certo un aut aut — ha fatto lasciare le parti con una stretta di mano. Senza particolari veleni. Perché, come testimonia il tweet della prima cittadina, «prosegue il dialogo su un progetto importante per la città». Prossimo appuntamento dopo il 9 gennaio, con la Roma che sarebbe pronta a portare in conferenza dei servizi una serie di ritocchi al piano e disposta a tagliare fino a un terzo delle cubature. In altre parole, due torri al posto di tre. Oppure tre torri, ma più basse. In ogni caso con uno sconto sulle spese per le infrastrutture. Il club ne è convinto: alla fine l’accordo si troverà.