Ivan Juric ha un occhio chiamato Orecchio. Michele Orecchio, per la precisione, da pronunciare con il tono di James Bond. Si tratta dell’assistente tecnico incaricato di scrivere i report sugli avversari del Torino. José Mourinho ne conosce da tempo i compiti e ha deciso di cautelarsi: temendo di essere spiato, rinuncia a ogni test tattico in vista della partita di domani. Alla squadra ha fatto sapere che anche nell’allenamento di rifinitura mescolerà le formazioni per non dare alcun vantaggio all’avversario. La Roma dovrebbe tornare alla difesa a tre, dopo il cambiamento emergenziale varato contro la Sampdoria. Ma per il momento non ci sono certezze.
E non è tutto. In questa curiosa spy story di Serie A c’è un ulteriore elemento divertente. Anche se i campi di Trigoria sono circondati da teloni scuri che impediscono la visibilità dall’esterno, Mourinho ha scherzosamente bonificato la zona adiacente. Il collaboratore più fidato, Nuno Santos, ha perlustrato l’area fingendo di mimetizzarsi tra le siepi per capire se dal suo punto di osservazione fosse possibile carpire qualche segreto della Roma. Risate generali.
E’ bene specificare che l’atmosfera nello staff, in questo contesto, era leggera e allegra. Anche i giocatori sono sembrati gradire l’idea di neutralizzare l’intruso. Domani intanto Nuno Santos tornerà in panchina dopo la squalifica dovuta alla lite con Pedro durante il primo tempo del derby. Ma chi è il solerte 007 di Juric? Orecchio è nato nel dicembre del 1990. Quindi ha l’età di Gini Wijnaldum, la stella che a Torino conta di confermare i progressi mostrati contro la Sampdoria. Ex centrocampista anche lui, napoletano, Orecchio ha giocato pochi anni raggiungendo la C2 con l’Ebolitana Calcio. Poi però ha abbandonato l’attività concentrandosi sullo scouting, quindi sulla scoperta dei calciatori.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida