Poker della Roma ritrovata sulle rovine e sui in carriera, Mancini e Cristante raccolgono i semi lanciati da Paredes, dal collaborazionista Dunk e da El Shaarawy (due assist). De Zerbi presenta l’albero della cuccagna, sul quale l’amico De Rossi si arrampica e edifica una lezione di calcio moderno non dogmatico. “La squadra è forte -sostiene l’aggiustatore dei cocci degli ultimi tempi mourinhiani – e non ho fatto niente di speciale. Non siamo ancora passati. La conferma? Non ci penso”. Quaterna secca, con il palo che salva N’Dicka e Svilar che sventa le complicazioni portate da Welbeck. A Brighton, a meno di molteplici miracoli di De Zerbi (“Roma più forte mentalmente e più abituata a queste partite”) e harakiri assortiti giallorossi, sarà probabilmente una gita.
FONTE: La Stampa – M. De Santis