«Non possiamo pensare allo scudetto se vinciamo solo in casa». La frase di Szczesny, per quanto apparentemente banale, contiene una fotografia ad altissimo numero di pixel: c’è stata un’enorme differenza tra la Roma da record che all’Olimpico non ha concesso neppure un punto alle avversarie di campionato, nove vittorie su nove senza neppure considerare il derby che per calendario è stato giocato in trasferta, e la Roma timida che si è allontanata dal Raccordo, soltanto sesta nella classifica di specialità esterne con 11 punti in 9 partite, gli stessi dell’Udinese, tre in meno dell’Atalanta.
PARADOSSO – Ed è strano, vista la penuria di tifosi che è quasi abituale all’Olimpico. Ma come, lo stadio è vuoto eppure la Roma va a mille? E quando va in trasferta, dove tanta gente accompagna la squadra, il rendimento è così clamorosamente inferiore? Luciano Spalletti, interpellato sull’argomento, chiede uno sforzo supplementare ai giocatori. «Ora ci attendono quasi tutte trasferte – ha detto a Sky – se non ci faremo trovare pronti con passi avanti sotto il profilo della personalità, per noi sarà dura. Ma per quello che ho visto in questi giorni, i ragazzi sono tornati a lavorare in maniera molto seria. Ritengo che questa sia la strada giusta». Giusta per cosa? «Per migliorarci rispetto allo scorso anno. E se ci riusciremo, significherà che siamo molto vicini a vincere qualcosa…». La parola scudetto, il concetto di rincorsa alla Juventus, si pensa ma non si dice: «Dobbiamo sfruttare al massimo ognuno dei 365 giorni di cui è composto il 2017. Ogni giorno è un mini-trofeo. Bisogna avere l’avidità di vincerli tutti, comportandoci nella maniera corretta».
IL MESE – Gennaio obbliga la Roma a giocare tre partite di campionato su quattro fuori casa: Genoa, Udinese e Sampdoria con in mezzo il Cagliari all’Olimpico. Sul Genoa Spalletti avverte: «Il loro impatto fisico sulla partita sarà forte. Credo che l’inizio della partita possa essere molto importante, dovremo tenere botta. Quando poi si potrà giocare con meno vigore, per la Roma sarà tutto più semplice». Il Genoa però ha chiuso male il 2016: nelle ultime 8 giornate ha conquistato solo 5 punti e non vince dall’incredibile exploit contro la Juventus. In più ha ceduto due pilastri come Rincon e Pavoletti. Chissà che per la Roma non sia la domenica giusta per invertire il trend in trasferta.
OBIETTIVI – Se dovesse battere il Genoa, Spalletti chiuderebbe il girone d’andata a 41 punti, esattamente come fece la Roma di Garcia due anni fa quando la distanza dal vertice era di 5 punti. Lo scorso anno invece Garcia si fermò a 34, quinto in classifica a -7 dalla Juventus capolista, e venne esonerato proprio in quei giorni di gennaio, in seguito al deludente 1-1 incassato contro il Milan all’Olimpico alla diciannovesima giornata.