In questo strano mercato la Roma ha finito con il cambiare profondamente il volto del proprio attacco. E con la partenza di Kluivert, lo switch si è completato del tutto: via Schick, Under e Kluivert e spazio a Dzeko, Pedro e Mkhitaryan. Se c’era bisogno di dare una sterzata definitiva con il passato ecco che a Trigoria ci sono finalmente riusciti. Così hanno detto addio prima l’attaccante ceco Schick, poi il folletto turco Under e infine la freccia olandese Kluivert.
Un tridente giovanissimo, con appena 22,7 anni di media. Un fattore che la Roma non si sarebbe potuta permettere, visto che anche il pacchetto dei difensori centrali balla più o meno sulla stessa media d’età. Così Fonseca ha deciso di puntare soprattutto sull’esperienza. Un tridente di ben dieci anni più vecchio (32,7) di quello che ha salutato ed i cui equilibri li avrebbe potuto spezzare solo uno come Zaniolo.
Al di là del fatto che il tridente attuale è più forte per qualità tecnica, soluzioni ed esperienza, l’addio ai tre baby ha prodotto un effetto anche sui conti. Un incasso totale di 31 milioni, a cui potrebbero aggiungersi altri 45 (e possibile plusvalenza di oltre 30). Ossigeno autentico per le casse romaniste. Ecco anche perché quel progetto giovane è tramontato, oltre al fatto che Schick, Under e Kluivert non sono riusciti a incidere mai come avrebbero potuto. Alla Roma non mancheranno.
FONTE: La Gazzetta dello Sport