Il centravanti. Se ne parla molto del numero nove giallorosso per la prossima stagione. Dzeko che fa, resta o va via? E se dovesse salutare, arriverà Milik oppure un nome a sorpresa? Il tutto sceneggiato in trattative che, di giorno in giorno, vedono cambiare i nomi dei possibili protagonisti.
Tutto giusto, ma del vice centravanti, chiunque sarà, ne vogliamo parlare? Se non altro perché a proposito non vola una mosca.
Eppure, oggi come oggi, c’è questo buco nella rosa romanista. Cioè se Dzeko (o Milik, se alla fine fosse lui a ricoprire il ruolo) dovesse avere un raffreddore, la necessità di tirare il fiato, stare vicino alla moglie per la nascita del terzo figlio, Fonseca che fa, gioca senza centravanti? Nella stagione scorsa il portoghese aveva Kalinic, ma nella prossima che si potrebbe inventare? A Trigoria suggeriscono Pedro ma per noi, francamente, è un’ipotesi complicata da poter condividere, così come quella di Mkhithryan, ieri punta centrale nell’amichevole di Frosinone. Si suggeriva, come vice centravanti, pure il nome di Zaniolo, ma Nicolò, ahilui e ahinoi, ha pensato bene, anzi male, di darci a tutti appuntamento al prossimo anno. Quindi, chi?
Il vice-centravanti In casa Roma fanno capire che la risposta è nessuno. Speriamo sia la stessa tecnica di Ulisse con Polifemo. Perché un altro centravanti serve, ancora di più dopo che sono stati rimandati di almeno sei mesi i gol che poteva garantire Zaniolo. Di nomi se ne fanno parecchi. In particolare nelle ultime ore ne sono stati fatti tre. Due nuovi o quasi: il russo Kokorin e il francese Giroud. Uno antico: Kean. Con quello antico che sembra l’unico che potrebbe davvero sbarcare a Trigoria.
Kokorin è stato offerto, la Roma ha ascoltato, ma i dirigenti giallorossi sanno bene come il russo, oltre ad avere ventinove anni, ha un passato piuttosto turbolento, una certa propensione alla vodka, ai night club e alle spese esagerate, una carriera fatta più di bassi che di alti, interrotta pure da un periodo di carcere, conseguenza di una notte brava ad Amsterdam dopo una partita della nazionale russa contro l’Olanda. Difficile che possa essere preso in considerazione, anche perché attraverso il papà avrebe chiesto uno stipendio intorno ai tre milioni netti.
Che, peraltro, sarebbero di meno di quelli che vorrebbe Olivier Groud, centravanti della nazionale francese campione del mondo, un contratto con il Chelsea in scadenza il prossimo 30 giugno, ma soprattutto un’età, trentaquattro, che non ne fanno certo un investimento pur a fronte di qualità ed esperienza al di sopra di ogni sospetto. Inoltre a Londra lui e la sua famiglia stanno bene e l’ex Arsenal è convinto che sarà il centravanti del nuovo Chelse,a che Abramovich sta ricostruendo a forza di acquisti da centinaia di milioni di euro.
Meglio quindi pensare a Kean che qualche giorno fa abbiamo rivisto con la maglia della Nazionale. Il suo procuratore, il sempre più extralarge Mino Raiola, da tempo ha fatto sapere che il ragazzo vuole tornare in Italia, avendo come obiettivo ritrovare quella credibilità che è stata piuttosto ridimensionata dalla stagione in Premier con la maglia dell’Everton. Ecco, appunto, l’Everton. Allenato da Carlo Ancelotti, al quale non dispiacerebbe avere Florenzi nella sua rosa. E, attraverso il procuratore del numero 24 giallorosso, Alessandro Lucci, si sta discutendo di un possibile scambio di prestiti con obblighi di riscatto dopo dodici mesi.
Smalling e cessioni (…)
FONTE. Il Romanista – P. Torri