Già a Roma. Granit Xhaka sarà nella Capitale nella seconda settimana di giugno. Non (ancora) per firmare un contratto con Tiago Pinto, ma il destino lo porterà comunque a frequentare per qualche giorno uno dei luoghi simbolo per i colori giallorossi: il Tre Fontane, dove la sua Svizzera svolgerà parte delle sedute di lavoro. (…)
Mai come negli ultimi giorni l’attenzione dei romanisti si è spostata verso la nazionale svizzera, il cui leader è diventato un obiettivo nemmeno troppo nascosto della nascente squadra di Mourinho. Fra le mezze ammissioni del club; la predilezione del tecnico portoghese per il giocatore fin da quando s’incrociavano da avversari in Premier; e le stesse conferme del giocatore, che si è detto «orgoglioso dell’interesse della Roma», la trattativa per il suo acquisto non è più troppo celata.
Mou vuole integrare il centrocampo con un giocatore di tigna e personalità, e lo svizzero di origini albanesi risponde perfettamente all’identikit. Il curriculum di Xhaka parla per lui: capitano dell’Arsenal e della sua selezione (con cui ha già disputato due Mondiali e si appresta a bissare anche le partecipazioni agli Europei), a 28 anni vanta oltre 70 presenze nelle coppe europee. Se non bastassero i numeri più evidenti della sua carriera, ci sarebbero le parole di Granit (un nome che è tutto un programma) a evidenziarne la personalità dirompente.
«Ci vuole ben altro che critiche per buttarmi giù – rivela all’agenzia Keystone-Sda – lo sanno i miei compagni come i miei avversari. Non permetto a nessuno di spingermi a terra, mi sono rialzato più volte in carriera». Un’indole guerriera attestata anche dal suo modo di stare in campo, caratterizzato da un furore agonistico quasi ai limiti della cattiveria. (…)
FONTE: Il Romanista – F. Pastore