Nessun rilancio. E questo vuole dire che per Xhaka, siamo al capolinea. Di fatto, il centrocampista svizzero, indicato con una certa insistenza da Mourinho, continuerà a essere un giocatore dell’Arsenal. Perché da un mese a questa parte non si è fatto neppure un piccolo passo in avanti: i Gunners fermi su una richiesta superiore ai venti milioni, la Roma sulla sua offerta da sedici, tredici più tre di bonus. Che le cose stessero volgendo al peggio, si era capito ormai da diversi giorni. Soprattutto quando è filtrata l’ufficiosità di un’offerta di prolungamento e adeguamento contrattuale da parte dell’Arsenal al giocatore.
Lo svizzero lo ha fatto presente alla Roma, aggiungendo che avrebbe aspettato ancora qualche giorno, altrimenti avrebbe detto sì all’Arsenal. Finirà così. Il centrocampista nei giorni scorsi è tornato ad allenarsi a Londra, ieri ha giocato un’amichevole segnando un gol e, elemento decisivo, ha fatto un post sul suo profilo Instagram: «E’ bello essere a casa», con tanto di hashtag Arsenal. Se proprio non fosse bastate le sue parole, ci ha pensato pure il tecnico dei Gunners, Arteta, a mettere il definitivo carico da undici: «Xhaka è tornato per restare, è la chiave della nostra squadra». Parole che sembrano non lasciare spazio neppure a ribaltoni dell’ultimo minuto.
(…) Ci sentiamo di escludere con ragionevole certezza il trentenne nazionale danese Delaney, cartellino di proprietà del Borussia Dortmund, valutazione intorno ai quindici milioni, contratto in scadenza il trenta giugno del duemilaventidue. La Roma, in maniera ufficiosa ma concreta, ha consigliato di cancellare il nome dai possibili obiettivi. Tiago Pinto, per la verità, se avesse un budget superiore a quello che ha, andrebbe dritto sul brasiliano Douglas Luiz dell’Aston Villa, ventitrè anni, nazionale, giocatore di grande prospettiva. (…)
FONTE: Il Romanista – P. Torri