L’attesa l’aveva messa in conto, una lunga estate dove cogliere l’occasione giusta e prendere la miglior decisione possibile per la propria carriera. Ma ritrovarsi ancora senza squadra, alla prima giornata di campionato, la riteneva un’ipotesi remota. È invece lo scenario a cui sta andando incontro Andrea Belotti che, dopo sette stagioni vissute con la maglia del Torino, ha deciso di mettere la parola fine a questo legame e tuffarsi in una nuova avventura. Le offerte non sono mancate: Valencia, Monaco e anche un sondaggio dal Canada, con l’FC Toronto che era pronto a formare un tridente offensivo tutto italiano, insieme a Insigne e Bernardeschi.
Ma c’è stata una chiamata che ha azzerato la concorrenza ed è stata quella della Roma. Non un fulmine a ciel sereno, visto che Tiago Pinto aveva offerto un anno fa ben 15 milioni di euro per portare il Gallo a Trigoria. Il gradimento del calciatore fu totale, ma la cifra non fu ritenuta sufficiente da Cairo per portar via il capitano granata. Un anno dopo, Belotti e la Roma sembrano pronte a dirsi di sì, ma prima occorre che qualcuno faccia i bagagli e liberi l’armadietto per far posto al centravanti. E quella che sembrava una formalità, si sta rivelando più complicata del previsto. Soprattutto per chi aveva già immaginato Shomurodov con la maglia del Bologna. L’accordo tra club è ancora lontano e non si sono registrate novità: la Roma vuole un obbligo di riscatto per una cifra molto vicina ai 15 milioni, il Bologna non è disposto ad investire quella cifra.
Inoltre sul fronte Felix non si registrano passi in avanti rispetto alle iniziali richieste di informazioni. Il Sassuolo ha pensato al suo profilo, come a quello di Volpato, qualche contatto in più c’è stato con la Salernitana, ma nessuna offerta è arrivata sul tavolo di Pinto. Ma il tempo sta per scadere, i granelli di sabbia presenti nella sua personale clessidra stanno per esaurirsi del tutto. Da registrare che nelle ultime ore è arrivata sul tavolo del bomber azzurro anche l’offerta del Nizza.
FONTE: La Repubblica – A. Di Carlo