“Diversamente convocati”: questa l’espressione che filtra ironicamente da Trigoria per rendere l’idea di come i giocatori che si presenteranno al raduno di luglio – tra il 5 e l’11, con il 6 come data privilegiata – saranno in larga parte volti vecchi, non più utili alla causa giallorossa. Fra i presenti, dunque, ci saranno diversi esuberi, ma anche giocatori come Nicolò Zaniolo, che con Mourinho ha già parlato.
Ci sarà poi da gestire i giocatori di rientro dai vari prestiti, difficili da piazzare. L’input che arriva dai Friedkin è chiaro: niente buonuscite o incentivi all’esodo. Chi non vorrà partire godrà di tutti i benefici del contratto ma resterà a guardare.
E se il responsabile dello staff sanitario cambierà – con l’addio di Causarano si va verso un nome straniero – i giocatori verranno divisi in due liste: i calciatori presenti nella prima si alleneranno direttamente con lo Special One, gli altri se la vedranno con lo staff tecnico.
Intanto Mourinho pensa agli arrivi, ne vorrebbe almeno 3: un portiere, un centrale difensivo e un attaccante. Con il Financial Fair Play momentaneamente sospeso i Friedkin potranno investire – ricapitalizzazione -, ma alcuni sacrifici andranno fatti. Occorrerà cedere almeno un portiere ed accompagnare una possibile uscita di Dzeko nel modo più indolore possibile. Sempre più vicino Maggiore dello Spezia, mentre Diawara può partire.
C’è poi l’intenzione di respingere al mittente le offerte per Gonzalo Villar, mentre viene smentito l’arrivo in prestito di Puig del Barcellona. Punti fermi per la difesa Kumbulla, Smalling e Mancini, può partire invece Ibanez. La clausola da 80 milioni può essere rivista al ribasso, ma si punta ad una plusvalenza importante. E dall’Inghilterra prende quota la pista Bailly.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini