La conquista della quinta squadra nella Champions rinnovata e ampliata della prossima stagione segna una tappa cruciale nel percorso di rientro nell’élite europea del calcio italiano di club. E’ appunto dal 2022 che le cose hanno ripreso ad andare discretamente, col titolo vinto dalla Roma nella prima edizione della Conference: per quanto fosse la terza coppa in ordine di importanza, non ne vincevamo una dal 2010 e quindi viva. L’anno scorso i club italiani hanno centrato tutte le finali, purtroppo perdendole ma dando un’efficace dimostrazione di forza. Quest’anno siamo ben vivi in Europa League con Roma e Atalanta che possono sognare il derby in finale, e con la Fiorentina in Conference.
La Roma sta superando un esame dopo l’altro e il prolungamento del contratto di De Rossi fa scopa con la lungimiranza dei Friedkin di scegliere lui per chiudere l’era Mourinho. A livello di gioco, stentiamo a ricordare un avvicendamento più riuscito di questo. La Roma sa competere faccia a faccia, e questa è una bellissima dote che De Rossi ha perpetuato attraverso un gioco più spigliato e coraggioso, senza però smarrire la grinta e l’applicazione necessarie per difendersi un’ora in dieci contro undici dal disperato ritorno del Milan. In questo momento – lo dicono i fatti – la Roma è la seconda squadra più forte in circolazione dopo l’Inter. O magari è l’Atalanta? Un bel dubbio che sarebbe magnifico dirimere nella finale di Europa League.