Ha probabilmente ragione Luciano Spalletti, quando sbuffa a fine contesa col Toro: «Non è facile quando le cose non vanno bene. Già, perché ci sono momenti in cui non entra nemmeno con le cannonate…». Proprio così: l’Inter in un colpo solo riesce a perdere (1-0) a Torino contro i granata dopo 24 anni (non accadeva dal lontano 1994) e va fuori pure dalla zona Champions, scivolando al quinto posto, scavalcata dalla Lazio, alla quale riesce il sorpasso alla Spalletti-band e l’aggancio a quota 60 ai cugini della Roma. Quello andato in scena al Grande Torino è stato un pranzo decisamente indigesto per l’Inter, sotto al 36’ sulla zampata dell’ex Ljajic, ispirato dal cross di De Silvestri, dopo un errore di Perisic, che ha lanciato involontariamente il granata. Ai nerazzurri non sono bastiti 16 angoli, due legni colpiti da Perisic (nel primo tempo) e Rafinha (nella ripresa) e cinque paratone di Sirigu.
E quando non c’è arrivato il portiere torinista, ci ha pensato N’Koulou, che ha salvato sulla linea la devizione di Miranda, tutto questo al 64’. Se la ride pure Walter Mazzarri, che quasi tre anni e mezzo dopo esere stato licenziato dall’Inter, si prende la rivincita alla prima sfida da ex. Spalletti comunque fa buon viso a cattiva sorte e ammette: «Abbiamo avuto meno pulizia nella circolazione della palla e dovevamo gestire meglio, invece abbiamo subìto qualche ripartenza di troppo che ci ha costretto a sprecare energie. Seconda occasione buttata via dopo il derby? Ci sono gli avversari: non è facile quando le cose non vanno bene. Però la partita è stata fatta, molto bravo Sirigu. La palla proprio non voleva entrare…». Intanto da registrare la seconda gara da desaparecido di Icardi: se col Milan il capitano-bomber avava fallito due clamorose occasioni, dopo il gol che il Var gli aveva tolto, ieri a Torino Maurito si è fatto notare solo in una circostanza. Troppo poco per uno del suo calibro.