utte le strade, compresa quella dello scudetto, portano a Roma. Con qualche mese di anticipo, perché tra venerdì e sabato la Capitale darà un primo verdetto sommario, in un doppio incrocio all’ultimo respiro con Inter e Juve. Apre Inter Roma (venerdì 20.45) per la fuga, mentre sabato sera (20.45) la Lazio ospiterà una Juventus che punta al contro sorpasso in vetta.
Ma Dzeko e Immobile fanno paura, e in caso di doppio ribaltone romano la classifica potrebbe accorciarsi drasticamente, rilanciando Lazio e Roma nella corsa scudetto. Una trasferta insidiosissima per i bianconeri, nel peggior momento possibile. Sarri avrà una settimana per prepararla, senza la pressione della Champions visto che mercoledì la Juve andrà in gita a Leverkusen.
IL CASO RONALDO – Ma il Sassuolo ha scoperchiato le crepe puntellate con carattere, rimonte e colpi dei campioni di una Juventus nelle ultime settimane sempre più in difficoltà, senza certezze e con il caso Ronaldo da gestire. Non è più una questione fisica (ginocchio), ma di equilibri. Sarri ha detto chiaramente che CR7 (ieri sera a Milano per il premio AIC, e non a Parigi per il Pallone d’Oro) non è un giocatore come gli altri, e come tale gode di uno status privilegiato. Quindi gioca praticamente sempre e non viene sostituito praticamente mai -, se non per problemi fisici.
Anche quando non gira, come nelle ultime settimane, contro il Sassuolo è tornato al gol (su rigore) dopo più di un mese ma senza brillare. I suoi privilegi limitano quelli dei compagni di reparto, obbligando Sarri ad alternare Higuain e Dybala, in questo momento entrambi più in forma del portoghese (14 gol in tre, contro i 17 di Immobile), ma il problema è anche tattico perché Cristiano non è un esterno, e accanto avrebbe bisogno di un riferimento che in questo momento non danno né Higuain, né Dybala.
SCELTE RIDOTTE – L’Inter cercherà di difendere il primato contro la Roma, con l’obbligo di evitare distrazioni pensando al big match di martedì sera, sempre a San Siro, contro il Barcellona. Una gara, quella con i catalani, fondamentale per il passaggio agli ottavi di Champions. A dimostrazione del momento cruciale che stanno vivendo i nerazzurri, nonostante l’emergenza a centrocampo. Visti gli infortuni di Barella e Sensi, per la sfida con i giallorossi Antonio Conte farà di tutto per recuperare Gagliardini. Ma questa Inter è più forte delle avversità e assomiglia sempre di più al suo tecnico.
Quando subisce un gol, non si disunisce e ha uno dei tandem offensivi più in forma d’Europa. Lautaro Martinez è il finalizzatore perfetto di questa squadra (13 reti stagionali, otto in campionato e cinque in Champions), mentre Lukaku è il suo compagno ideale. Il belga ormai si sacrifica per l’argentino ed è fondamentale nel gioco di Conte anche quando non fa gol. Segnale della forza dell’Inter, che ora punta a spodestare la Juventus.
FONTE: Il Messaggero – A. Mauro / S. Riggio