C’è sempre di più la mano dei Friedkin nella Roma. Due anni fa, il 6 agosto 2020, firmavano l’accordo preliminare con Pallotta per l’acquisto del club. Adesso vogliono renderlo ancora più grande. La prova dell’impegno a lungo termine dei texani si vede anche fuori dal campo.
L’obiettivo di costruire il nuovo stadio a Pietralata è concreto, tanto che il lavoro dei tecnici e le interlocuzioni con il Comune non si fermano neppure ad agosto. Gli studi preliminari condotti dal team di Gau hanno prodotto un primo dossier già girato al Campidoglio.
La Roma intende presentare lo studio di fattibilità entro fine settembre o al più tardi l’inizio di ottobre e a quel punto l’iter per la costruzione dello stadio sarà ufficialmente aperto, con la speranza di poter inaugurare l’impianto nel giro di quattro-cinque anni. Intanto nei prossimi giorni verranno annunciate nuove partnership.
Dopo quattro anni complessivi, si chiuderà il rapporto con Hyundai a causa di divergenze sulla valutazione economica per far comparire il marchio sul retro della maglia, che secondo la dirigenza romanista ha guadagnato molto valore negli ultimi mesi. La casa coreana però continuerà a fornire le auto al club fino a tutto settembre.
Nel futuro della Roma dovrebbe esserci Toyota, l’azienda automobilistica con cui il padre di Dan, Thomas, strinse un’intesa nel lontano 1969, portando alla creazione della Gulf States Toyota e in seguito di un impero da miliardi di fatturato.
I colloqui tra la Roma e la filiale italiana di Toyota sono andati avanti ininterrottamente sin dai primi mesi in cui i nuovi proprietari hanno messo piede negli uffici dell’Eur, e ora si sta cercando una definizione dell’intesa con l’azienda giapponese, che riguardi la fornitura di auto e un accordo di sponsorizzazione. Inoltre, durante il mondiale la squadra di Mourinho è stata invitata in Giappone, la patria di Toyota, dove potrebbe sfidare gli F-Marinos a Tokyo e altre squadre locali.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora