Statisticamente parlando, quando un evento si ripete, più alte sono le frequenze e più l’evento non è casuale. Proprio come nel caso della Roma, dove oramai un fondo di verità c’è, eccome. Ed è una verità amara, soprattutto se rapportata ad obiettivi ed ambizioni. La Roma in trasferta fatica, si dissolve, a volte arriva anche al punto di squagliarsi, esattamente come successo ieri nella ripresa. Se poi sia autoflagellazione o meno, questo toccherà a Spalletti capirlo. Di certo una squadra che punta nella peggiore delle ipotesi a tornare in Champions e nella migliore a vincere lo scudetto, non può certo fare la «miseria» di 8 punti in 7 trasferte. Un ruolino che oggi la metterebbe addirittura fuori dall’Europa.
RUOLINO – La Roma in questo inizio di campionato fuori casa ha vinto solo con Napoli e Sassuolo (entrambe per 3-1) e il paradosso è che sono comunque due vittorie di prestigio. Poi sono arrivati i pareggi con Cagliari (2-2) ed Empoli (0-0) e le sconfitte in casa di Fiorentina (1-0), Torino (3-1) e Atalanta, per l’appunto. In tutto appena 8 punti in cassaforte, alla media di 1,14 a gara. Allo stato attuale la Roma è settima nella classifica del rendimento esterno, alle spalle di Juventus (12 punti in 6 gare, media di 2 a partita), Milan, Atalanta e Fiorentina (tutte 10 punti in 6 gare, media 1,66), Napoli (11 in 7, media 1,57) e Lazio (9 in 6, 1,50 a partita). Non certo il percorso ideale per finire in paradiso, anzi.
CORREZIONE – È vero, magari qualche punto è scivolato via per sfortuna, ma alla fine la classifica non guarda il fato ma solo il campo. «Non riusciamo a produrre fuori quanto invece facciamo in casa – dice alla fine il nuovo d.s. Ricky Massara –. È un problema che va corretto, anche se analizzando le varie partite, il vero grande rammarico ce l’abbiamo per la gara di Cagliari, dove eravamo in vantaggio 2-0. Quando le gare si sporcano abbiamo delle difficoltà». Ecco, forse la chiave di tutto è proprio qui, nel saper vincere anche le gare sporche, complicate. Che poi, a ripensarci bene, è anche quello che ogni tanto riaffiora nei discorsi di Spalletti. Si tratta di avere più personalità, più carattere, maggiore maturità nella gestione di certe situazioni. Solo così la Roma potrà tornare ad avere un ruolino da Champions anche in trasferta. In caso contrario, meglio non pensarci.