(…) Lo Shakhtar dopo di te? “Ho lasciato quella panchina a Fonseca, ma non vi nascondo di esserci rimasto male per il suo comportamento. Non mi ha detto neanche grazie per la squadra meravigliosa che gli avevo lasciato, sarebbe bastata una sola telefonata. Era partito facendo il 4-4-2 come nel Braga, ma ad un certo punto il presidente lo convinse a tornare al mio 4-2-3-1, perché la squadra conosceva a memoria quel sistema di gioco fatto apposta per i tanti brasiliani. Fammi dire un’altra cosa: tutti gli anni a me vendevano come minimo un paio di giocatori, a Fonseca no. Tuttavia devo riconoscere che Fonseca ha mostrato grande intelligenza e capacità ad adattarsi, e sono convinto che al di là dello sgarbo che mi ha fatto, abbia le competenze per fare bene alla Roma. Una mia soddisfazione? Aver battuto 4-0 il suo Braga con lo Shakhtar. E aggiungo: da Braga non sarebbe mai potuto arrivare alla Roma”. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – C. Bneforti