Gli squali 2, un anno dopo. José Mourinho avrebbe evitato volentieri il remake del film visto nella scorsa stagione, quando la Roma arrivando seconda nel girone fu costretta a giocare i playoff di Europa League contro una delle terze della Champions, che lui chiama appunto “squali”. E invece è quasi sicuro che sarà così: i giallorossi sono qualificati, ma chiuderanno dietro allo Slavia (che ha due punti in più, oltre a una differenza reti sensibilmente migliore) a meno di miracoli. La Roma ha fatto di tutto per complicarsi la vita.
Stavolta i giallorossi hanno pareggiato e non perso, perché il Servette è meno forte dei cechi, ma la sostanza non cambia: squadra deludente e inconsistente, tradita anche da Paulo Dybala, gravemente impreciso due volte sotto porta nel momento decisivo della gara. Tanti errori tecnici e tattici hanno pesato sulla prestazione e sul risultato. La squadra di Mourinho avrebbe dovuto vincere e segnare qualche gol per tenere viva la speranza del primo posto e invece ha tirato solo due volte nello specchio: un dato eloquente.
Eppure le cose si erano messe bene. La Roma ha impiegato un quarto d’ora a trovare le misure agli avversari che, rispetto all’andata, sono più quadrati e ordinati. Da quel giorno di inizio ottobre gli svizzeri non hanno più perso mettendo in fila prima di ieri sette vittorie e due pareggi, con 18 gol segnati e sei subiti. Cifre buone, ma non certo in grado di certificare la trasformazione di una formazione seppellita sotto quattro reti all’Olimpico.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – G.B. Olivero