E’ davvero una “mission impossible“? Se lo chiede José Mourinho, evidentemente mosso da una qualche preoccupazione. Il portoghese, che continua a regalare titoli ogni volta che apre bocca, garantisce che è “Pronto a tuffarsi in questa missione impossibile“.
Coinvolgente l’entusiasmo, che dovrebbe bastare a rassicurare i tifosi romanisti, ma siccome le parole sono importanti, spaventa un po’ la scelta dei termini. Ed è evidente che c’è solo un modo per facilitare la vita del “missionario” Mourinho: costruirgli una squadra all’altezza.
Non è facile, per nessuno. Non ci sono soldi in giro, debiti sì, tanti, nelle tasche un po’ di tutti. Ma sono passati 48 giorni dall’ingaggio dello Special One e la Roma non ha ancora battuto un colpo. Vale anche per la Lazio, che si è messa in moto più tardi, ma dando la stessa impressione: che il massimo sforzo sia già stato fatto, scegliendo due allenatori prestigiosi e costosi, e che per il resto bisognerà fare di necessità virtù. Sarebbe comprensibile, ma anche un peccato, perché non ricapiterà più un’estate in cui tutti possono spendere poco perché il covid ha già svuotato il portafogli.
FONTE: Il Messaggero – A. Catapano