I tifosi romanisti potrebbero diventare proprietari unici di “momenti” della Roma: il debutto di Totti in Serie A, il cucchiaio a San Siro, il colpo di tacco di Falcao per Roberto Pruzzo contro la Fiorentina, la rete di Balzaretti nel derby con la Lazio, quello di Manolas al Barcellona, Fabio Capello mentre urla ai tifosi di lasciare il campo il giorno dello scudetto, il gol di Agostino di Bartolomei in Roma-Juve ’78, l’ultimo giro di campo di Francesco Rocca. La parola chiave è blockchain, declinabile in maniera digitale, bitcoin, criptovaluta. Oro per i nerd, ma anche per i club.
Ciò che il proprietario americano Dan Friedkin vuole portare nel calcio italiano è una rivoluzione: il criptocalcio. Va aggiornata la legislazione italiana e chiarita la gestione dei diritti di immagine, ma in futuro i tifosi potrebbero avere la possibilità di acquistare per sempre un “momento” della loro squadra ed esserne gli unici titolari al mondo, padroni di un “attimo” della Roma.
In gioco con lo sponsor DigitalBits potrebbe esserci molto di più del valore della partnership: la trasformazione del club sul modello Nba di basket, dove da tempo vendono frammenti di storia. I tifosi giallorossi diventerebbero collezionisti di opere d’arte, romanista, in forma digitale e in pezzi unici.
Si acquista un frame, con un link originale, che viene inserito in un registro pubblico, in cui tutto è trasparente, e da cui risulta il titolare esclusivo del video. Il bitcoin è entrato nel mondo delle arti marziali miste, Formula Uno, cricket indiano, baseball, football Nfl, Premier League e molti club ne stanno esplorando le possibilità. La Roma americana sembra la più decisa.
FONTE: Il Corriere dello Sport – M. Basile