Chiamatelo pure Oktoberfest del mercato giallorosso. In un giorno, infatti, la Roma sembra aver risolto due grane che sembravano non finire mai. Per Smalling la strada era già segnata grazie al blitz di Fienga di due giorni fa in Inghilterra. Oggi dovrebbe arrivare l’ufficialità per un passaggio a titolo definitivo sui 15 milioni mentre il difensore firmerà un quadriennale da 3 milioni e andrà a completare un pacchetto formato da Kumbulla, Mancini e Ibanez (Fazio passerà alla Samp).
Se qualcosa dovesse andare storto occhio a Rudiger. La sorpresa di giornata è rappresentata da Borja Mayoral. Lo spagnolo tre giorni fa aveva annullato il volo per Roma quando tutto sembrava pronto. A frenarlo era stato Zidane indeciso se cedere lui o Jovic. Il nodo è stato sciolto mercoledì sera quando il tecnico del Real ha preferito impiegare il serbo nella sfida al Valladolid. Ieri l’agente di Mayoral e l’intermediario Davide Lippi erano a Trigoria per chiudere la questione e consegnare a Fonseca il vice Dzeko.
Il 23enne enfant prodige della cantera madrilena (solo il mito Raul ha segnato di più nelle giovanili) arriverà in prestito biennale da 2 milioni con diritto di riscatto fissato sui 13. Mayoral, in scadenza nel giugno 2021, dovrà firmare il rinnovo del contratto con i blancos prima delle visite mediche a Trigoria previste per oggi. Fonseca avrà quindi i due tasselli mancanti per una rosa che potrebbe essere arricchita in queste ore da un terzino destro visto che col Manchester c’è già una intesa di massima per Timothy Fosu-Mensah. Prima, però, bisogna cedere uno tra Santon e Bruno Peres richiesto dal Cagliari.
Il nuovo arrivo. Kumbulla intanto si è presentato così: «La Lazio? Quando ho saputo della Roma non ci ho pensato un attimo, è stato facile scegliere. Smalling è un vincente, sarà un piacere». In arrivo pure il rinnovo di Calafiori dopo l’incontro di ieri tra Fienga e l’agente Raiola. Oggi alle 13, a Nyon, infine, via ai sorteggi per l’Europa League che vedrà Roma e Napoli in prima fascia e quindi con alle porte un girone semplice.
FONTE: Leggo – F. Balzani