Fonseca aspetta ancora il suo difensore. A Trigoria scommettono forte su Cetin. Da capire se al turco si aggiungerà Rugani. C’è infatti da registrare una frenata nella trattativa, dovuta alla mancata intesa tra la Roma e la Juventus. Perché quella del difensore, oltre ad essere un’operazione volta a supplire le carenze tecniche del reparto arretrato giallorosso, andrebbe a sistemare anche i conti dei due club.
A Trigoria, considerando che nel campo delle plusvalenze quello che viene incassato può essere messo subito a bilancio mentre il costo di quanto viene speso è ammortizzato secondo gli anni di contratto che vengono proposti al giocatore, stanno cercando di fare in modo che l’acquisto del difensore gravi il meno possibile sul bilancio del prossimo anno. E al momento non c’è convergenza sui valori da dare a Riccardi e Celar, che entrerebbero nell’affare.
Se per il talento della Primavera la distanza è esigua (10 la richiesta, 9 la proposta), per l’attaccante in prestito al Cittadella balla qualche milione. Il che va influire sulla valutazione finale di Rugani che la Roma vorrebbe abbassare intorno ai 24 milioni mentre la Juventus propende alzare intorno ai 30. E se queste divergenze si sommano alle perplessità di Fonseca, ecco spiegato lo stallo. Non trovano invece conferme i dubbi circolati ieri dei due calciatori al trasferimento.
Tradotto: la frenata riguarda esclusivamente il mancato accordo tra le società sulla valutazione complessiva del difensore e quelle singole dei due giovani. Non sulla formula di pagamento che, qualora venisse registrato l’happy end, sarebbe prestito con obbligo di riscatto. Considerando che la Juventus anticipa il suo debutto domani (a Parma, ore 18) e la Roma gioca invece contro il Genoa domenica sera, i due club hanno rimandato le discussioni alla prossima settimana. Di certo, quello che sembrava un affare in dirittura d’arrivo ora è tornato in bilico. Almeno sul versante entrate (Rugani), meno su quello uscite (Riccardi). Se anche la trattativa con la Juventus dovesse saltare, l’intento a Trigoria è di cedere il 18enne entro il 2 settembre.
ATTACCANTE DI SCORTA – Petrachi è però alle prese anche con le cessioni. Se per Defrel è ancora tutto in gioco con Sampdoria, Sassuolo e Spal che non arretrano di un passo, a Trigoria attendono mosse ufficiali per Schick. Il Lipsia s’è mostrato interessato superando al momento il Borussia Dortmund. Se il ceco parte, la Roma ha riallacciato i rapporti con Kalinic. Il croato infatti era stato offerto dall’agente Ramadani poco prima di Ferragosto, nell’ambito della trattativa per il rinnovo di Under. Il ds salentino, una decina di giorni fa, aveva preso tempo convinto di poter arrivare ancora a Mariano Diaz. La pista legata all’attaccante del Real Madrid s’è però complicata e così, mercoledì sera, la Roma ha riallacciato i contatti.
Il giocatore ha molte richieste sia in Spagna (dove spicca l’Espanyol) che in Italia, essendo stato offerto a diversi club di serie A. Ora, a fronte dell’apertura della Roma, ha dato priorità ai giallorossi. Petrachi è disposto a prendere l’ex viola con la formula del prestito, alla quale abbinare il solito diritto di riscatto. Non l’obbligo, a meno che la spesa non sia esigua. Kalinic ha un contratto con l’Atletico Madrid sino al 2021 e guadagna 2,5 milioni. Costa invece poco meno di due lo stipendio di Zappacosta alla Roma. Confermata ieri da De Sanctis la curiosa formula con la quale è stato stipulato il prestito dell’ex granata («Fino a gennaio con possibilità di estenderlo sino a giugno»): «Il rinnovo è automatico se non dovessero arrivare condizioni eccezionali che riguardano il mercato bloccato del Chelsea in entrata». Un esempio? Un infortunio degli attuali titolari. Meglio non pensarci.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina