Il mercato di gennaio è stato condizionato da Zaniolo. La sua cessione obbligata e conclusa quando non c’era più la possibilità di acquistare un’alternativa è stato un danno per la Roma: “Pensavo di poter fare di più dalla cessione di Zaniolo e la prova è che una settimana fa avevamo un’offerta migliore di quella di oggi. Purtroppo con tutto quello che è successo abbiamo trovato questa soluzione che non è male per nessuna delle parti. Poi è chiaro che non sono contento, ma era difficile fare di meglio, arrivati a questo punto. Nicolò ci ha comunicato a due settimane dalla chiusura del mercato che non avrebbe più vestito la maglia della Roma. Se lo avessimo venduto prima, avremmo definito un’operazione che avrebbe fatto piacere a tutti. Poteva essere una risorsa importante, ma non siamo riusciti a fare le cose come volevamo“.
Se Zaniolo avesse detto sì al Bournemouth, la Roma avrebbe incassato di più e avrebbe investito parte di quei soldi su Traore del Sassuolo. I venti milioni proposti da soli non sarebbero bastati, ma aggiungendo un giovane (Bove o Volpato) l’operazione sarebbe andata in porto. Invece i capricci di Zaniolo hanno precluso alla Roma questa possibilità ed è stato Traorè a finire al Bournemouth al suo posto.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo