La Roma attraverso i piccioni viaggiatori di Tiago Pinto smentisce tutto e tutti. Non c’è un giocatore accostato di questi tempi (e sono stati già una marea) alla squadra giallorossa che, fin qui, non abbia ricevuto la stessa risposta dal general manager romanista. Cioè: non è vero. Il dirigente portoghese ha già bocciato parecchi giocatori (come interesse della società). Lo ha fatto un po’ in tutti i ruoli in cui la Roma sta cercando di migliorare la rosa da mettere a disposizione di Mourinho (che con Tiago Pinto ha ripetuti contatti quotidiani).
C’è però un calciatore sul quale Pinto si è trincerato in un totale silenzio. Quel giocatore è Andrea Belotti. Sul quale, sia chiaro, da Trigoria non è arrivata nessuna conferma, ma neppure una smentita. E considerando il metodo fin qui seguito, ovvero un no a tutto e tutti, la cosa può trasformarsi in un’indiretta conferma. Che la Roma al Torino abbia già formulato un’offerta, è molto di più che una semplice probabilità.
Quindici i milioni che sono stati offerti al presidente granata Urbano Cairo per il cartellino del centravanti. Offerta a cui, per quello che ci risulta, il numero uno del Toro non ha neppure risposto. Non per mancanza di educazione, ma perché nell’inevitabile gioco delle parti in cui sempre si trasforma una trattativa di mercato, Cairo in questo momento non vuole neppure prendere in considerazione l’idea di mettersi seduto intorno a un tavolo per discutere la cessione del suo giocatore.
Lo si può capire il presidente granata. Al posto suo tutti si comporterebbero in questa maniera visto che Belotti con l’Italia sarà protagonista nell’ormai imminente Europeo. E Cairo sa bene come uno, due, tre gol azzurri del suo giocatore potrebbero avere l’effetto di metterlo sul palco di una vetrina internazionale che, come conseguenza, potrebbe avere l’effetto di offerte estere che farebbero soltanto lievitare il costo di un cartellino che andrà in scadenza il trenta giugno del 2022. La Roma, comunque, non ha fretta. Anche perché tra le buste paga che prepara tutti i mesi, ce ne sono un paio riservate ad altrettanti centravanti. Cioè Edin Dzeko e Borja Mayoral.
FONTE: Il Romanista – P. Torri