Combattivo e realista. Fiducioso e paziente. José Mourinho mischia gli ingredienti alla vigilia di Atalanta–Roma, il sesto big-match in campionato dei giallorossi che finora ne hanno persi quattro – tra le polemiche – e pareggiato uno. Il tecnico dice convinto: “Non firmo per il pareggio a Bergamo“. Ma al tempo stesso toglie pressione sulla squadra rivelando che “per quest’anno non ho fissato un obiettivo“. Una stagione di transizione, l’avvio di un progetto “a lungo termine” gradito a Mourinho, “perché qui a Trigoria si respira un’atmosfera fantastica, che dà una tranquillità enorme a questo percorso. C’è una cosa fondamentale: l’empatia. E in questo primo anno non mi sono neanche posto un obiettivo, per dire “questo è il nostro target”, al di là della classifica. Se sono preparato a esultare peri nostri obiettivi, come ho fatto al Tottenham quando sono arrivato in Europa League? Ovviamente sì, gli allenatori hanno tanti motivi per emozionarsi al di là dei trofei“.
Insomma serve tempo, quello che ha avuto e sfruttato bene Gasperini. “C’è una differenza fondamentale – sottolinea l’allenatore romanista – tra noi e l’Atalanta: 6 mesi di lavoro per me, 6 anni per Gasperini. Ma anche 12 finestre di mercato contro una. Loro sono una società fantastica e stabile nel lavoro, 10 anni fa li ho conosciuti come una squadra da metà classifica, ora sono daChampions e cercano di vincere lo scudetto».
Questo, però, non deve significare arrendersi alla sconfitta in partenza, come successo troppe volte di recente ai giallorossi negli scontri diretti. “Andiamo lì per vincere – giura Mourinho – e non per dire che loro rappresentano 6 anni di lavoro e noi 6 mesi, che hanno una rosa di 25 giocatori esperti e noi di 14-15. Se mi dite “pareggio e restate a casa, non andate a Bergamo”, dico che non voglio. Preferisco andare lì e giocare, misurare la mia squadra con loro. Il modello dell’Atalanta mi piace, ma dov’erano 10 anni fa? Se noi guardiamo con fiducia ai nostri proprietari e,fra virgolette, al nostro allenatore, sono sicuro che la direzione sia quella giusta”.
Per la gara di oggi recupera Smalling, “sta bene ed è in condizioni di giocare”. Ma avvisa che Ibañez sta “così così. Come sono sicuro di Chris, dico che ci sono dubbi su Roger“. Piena fiducia, invece, su Zaniolo che cerca ancora il primo gol in campionato. «Sta giocando bene, i numeri sembrano strani, ma io sono contento, i gol arriveranno». E se fosse già oggi, tanto meglio.
FONTE: Il Tempo – Austini