Esterno alto, seconda punta, trequartista e persino intermedio di centrocampo, l’ultima intuizione tattica di José Mourinho che ha radicalmente trasformato il modo di giocare dell’armeno. Ma soprattutto leader silenzioso, tecnico e carismatico, in grado di fare ancora la differenza, quando la gamba va, come accaduto a Empoli. Henrikh Mkhitaryan si gode il momento, tra i protagonisti dell’ultimo successo in campionato.
Ora, con 33 candeline già spente e un ingaggio non indifferente (oltre i 3 milioni) a Trigoria si ragiona sul da farsi. Lo scenario più probabile sembra esser quello di separarsi tra pochi mesi, senza rancori, alla naturale scadenza del contratto, ristrutturando così dalle fondamenta il reparto offensivo giallorosso del prossimo anno.
E le manovre degli scout per rinforzare l’attacco giallorosso sono iniziate da tempo, alla ricerca di profili in linea con il progetto dei Friedkin, giovani e economicamente sostenibili: sul loro taccuino c’è il nome di Stephy Mavididi, 23enne ala inglese in forza al Montpellier, con un passato in Italia alla Juventus U23, ma occhi puntati anche su Benjamin Šeško, 18enne attaccante del Salisburgo.
FONTE: La Repubblica – A. Di Carlo