Mourinho re d’Europa. L’anno scorso Sky gli ha dedicato uno speciale con questo titolo per riassumere i suoi primi 4 successi: la Coppa Uefa (2003) e la Champions (2004) col Porto, un’altra Champions (2010) con l’Inter e l’Europa League (2017) col Manchester United. Non aveva ancora vinto la Conference con la Roma. I suoi trofei europei se li è anche tatuati sul braccio destro, Mourinho, raccontando di essere stato convinto a farlo «dalla gioia del popolo romanista», quel popolo che riempie l’Olimpico da quando è arrivato il portoghese e che lui, Mou, ha comunque bacchettato domenica scorsa per qualche fischio a Bove.
Prima di lui c’erano stati solo altri 2 allenatori capaci di vincere le 3 principali coppe europee, un tris che allora comprendeva la Coppa Coppe e che era riuscito a Lattek e Trapattoni. Il Trap di quei trofei ne conquistò 5. Serve un successo, stasera, per eliminare gli austriaci e lanciarsi a caccia di altri squali. Sognando, magari, una sesta coppa europea personale, di quelle lunghe un’intera stagione, che permetterebbe al portoghese di staccare Trapattoni e stabilire un altro record.
FONTE: Il Corriere della Sera – M. Perrone
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