Cinque anni senza successi non è un periodo degno di essere annoverato nel curriculum di uno Special One. Così da stasera ad Arnhem contro il Vitesse, il portoghese dal tocco magico ricomincerà la caccia a un trofeo, che sarebbe il 26° nella sua bacheca: la Conference League.
«Ho disputato tante partite in Olanda e non ho mai visto un prato così brutto come questo. È inspiegabile. Se non eravamo felici del terreno dell’Olimpico figuriamoci con questo. Il campo è un disastro e mi preoccupa. Ci avranno fatto un concerto di “heavy metal” – scherza –. Vengo qui da più di venti anni di campi bellissimi e non so cosa sia successo qui. Una roba pericolosa per il calcio e i giocatori. Sarà difficile giocare, ma veniamo qui per fare risultato e vincere».
I giallorossi hanno tutti a disposizione. «Tranne Spinazzola, che però ora ha il sorriso in faccia. Fa piccole cose con noi, e da solo lavora molto bene con lo staff. Non può giocare subito, ma ora è un’atleta. Io punto su tutti quelli che lavorano bene. Tutti sono in forma. Nell’ultima partita abbiamo fatto cinque cambi perché la panchina era di qualità. Nel resto della stagione era difficile perché mancava sempre qualcuno per Covid o infortunio. Ora abbiamo una rosa forte, unita. Abbiamo anche due obiettivi chiari a disposizione. Siamo in lotta per la Champions e ogni partita è decisiva e sono contento dei giocatori. Non ci sarà turnover. Scenderanno in campo quelli senza problemi fisici».
Tutto vero, ma almeno tre giocatori sperano di tornare tra i titolari, senza però averne la certezza: Vina (per Zalewski), Maitland-Niles (per Karsdorp) e Oliveira (per Cristante).
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini