La vigilia della partita contro il Verona per José Mourinho non è stata tra le più facili. Una grandinata di problemi ha falcidiato la rosa costringendolo oggi a presentare una panchina imbottita di baby della Primavera. Talentuosi finché si vuole, ma sulla carta sempre acerbi per affrontare una squadra in salute come quella di Tudor, che oltre ad aver vinto all’andata, ha appena 4 punti in meno dei giallorossi.
La rosa permette comunque di schierare una Roma titolare niente affatto malvagia, anche se c’è il dubbio relativo al sistema di gioco. L’allenatore portoghese potrebbe confermare la difesa a tre spostando Cristante al centro della retroguardia, oppure tornare a quella a quattro, col centrocampista azzurro avanzato di qualche metro e gli esterni chiamati a prestare più attenzione in fase difensiva. Mancini è squalificato, Ibanez ed El Shaarawy sono infortunati (così come il lungodegente Spinazzola), mentre nella lista degli indisponibili ci sono anche Mkhitaryan, Boer, Perez e Shomurodov. Il club ha comunicato ufficialmente che quattro calciatori sono risultati positivi e sintomatici al Covid.
“Contro il Verona sarà dura. Abbiamo tantissimi assenti, ma è incredibile che in una stagione senza risultati straordinari che facciano impazzire i tifosi, il pubblico ancora una volta sarà allo stadio. I giocatori in campo dovranno sentire questa passione. Le assenze sono tante, ogni squadra sarebbe in grande difficoltà e non è diverso per noi. Mi dispiace che per la panchina dovrò distruggere metà della Primavera che gioca col Milan” ammette José Mourinho. Detto che anche Vina non sta bene, tra le assenze c’è da inserire anche Zaniolo, che ha un edema al quadricipite della coscia destra e per precauzione al massimo potrà andare in panchina. Ieri si è allenato a parte, ma ha sentito ancora fastidio. Stamattina farà un nuovo test ma con tutta probabilità oggi la Roma dovrà tentare di fare punti senza di lui.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini