Una telefonata cara, ma non troppo. Il gesto del telefono e le vibranti proteste di Mourinho in Roma-Verona costano due giornate di squalifica e 20mila euro di ammenda al portoghese che quindi resterà a guardare dalla tribuna con Spezia e Atalanta. Nel dettaglio, Mourinho è stato squalificato per l’espulsione e per avere, al 45° del secondo tempo, rivolgendosi al Quarto Ufficiale, indirizzato gravi insinuazioni al Direttore di gara (Pairetto, ndr), nonché per essere entrato, sul terreno di giuoco con fare minaccioso contestando platealmente la decisione arbitrale; infine, al termine della gara, nel tunnel che adduce agli spogliatoi, per aver reiterato le suddette insinuazioni nei confronti del Direttore di gara mentre cercava di trattenere il proprio Direttore sportivo.
La frase incriminata sarebbe Ti ha chiamato la Juve. Ma Mou non è l’unico a pagare. Tiago Pinto è stato squalificato fino all’otto marzo per aver apostrofato in malomodo l’arbitro sempre nel sottopassaggio, salvo poi scusarsi mentre il preparatore dei portieri Nuno Santos è stato squalificato per due giornate. La Roma attende gli atti per valutare il ricorso ed è rimasta in silenzio anche dopo le dimissioni di Maurizio Costanzo. Il giornalista era advisor per le strategie di comunicazione relativa allo stadio. Non venivo informato ed ero impossibilitato a fare il mio lavoro. Mourinho non c’entra, anzi tifo per lui, le parole di Costanzo. Buone notizie dal campo: tornano El Shaarawy e Zaniolo.
FONTE: Leggo – F. Balzani