Attenta Roma, perché stavolta José Mourinho tentenna. Non potrebbe essere altrimenti davanti a una proposta mostruosa: 120 milioni di curo per due anni – 60 più 60 – arrivata direttamente dagli alti vertici dell’Arabia Saudita per allenare la nazionale, fresca di onorevole partecipazione al Mondiale in Qatar con la vittoria sorprendente sull’Argentina, oppure un club: l’Al-Nassr o il più modesto Al-Ahli, in questo momento in testa al campionato di seconda divisione. Tutto quello che vuoi, José.
I sauditi fanno sul serio, vogliono andare fino in fondo, tanto da aver formulato un’offerta flessibile: oltre a garantirsi l’ingaggio più alto mai pagato a un allenatore, Mourinho avrebbe due opzioni, una per stracciare il contratto al termine della prima stagione e una opposta che prevede il prolungamento fino al 2026, l’anno del Mondiale americano.
Non è affatto semplice, anche per un uomo molto ricco, rifiutare a cuor leggero una proposta così gratificante. Si sussurra anzi che Mourinho si sia già confrontato con lo staff, dal fido Nuno Santos in giù, incontrando opinioni differenti. Il dibattito interno è aperto, perché dal punto di vista dei collaboratori uno stipendio dal bollino arabo può rappresentare la classica occasione della vita.
Tuttavia Mourìnho non ha cambiato idea. Vorrebbe, anzi vuole restare alla Roma. Aspetta di parlare a Dan Friedkin, al padrone, prima di prendere ogni decisione. È evidente che se il colloquio programmatico, inizialmente previsto per l’inizio di gennaio, dovesse essere ritardato fino a una data che scontenta José, la torta delle percentuali potrebbe subire variazioni clamorose.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi / R. Maida