A 102 giorni dall’annuncio che sorprese il mondo, José Mourinho diventa romanista stasera, con l’esordio all’Olimpico. Da oggi inizia l’attualità, e quella che a tutt’oggi si può definire la scommessa di José. La rosa della sua Roma è ancora molto simile a quella di Fonseca, quindi per la prima volta dai tempi eroici del Porto possiamo dire che Mourinho non ha avuto in regalo grandi acquisti o colpi a effetto, per ora.
Mourinho ha allenato coi suoi metodi (sedute da 90 minuti con intensità da gara), ha giocato ogni tre giorni per abituare il gruppo agli impegni ravvicinati, ha lavorato sui difetti evidenti: ristabilire una fase difensiva decente, la squadra sempre a 4-4-2 in fase di non possesso e ben allineata. Ha infuso un certo spirito battagliero, con gli eccessi del caso. In attacco, solito spartito alla José, ci ha costruito una carriera: concedere palla agli avversari ma pressarli alti, e rovesciare il fronte con imbucate per le punte.
FONTE: Il Messaggero