Serviva un segnale per un cambio di marcia, ed è arrivato con la vittoria dei giallorossi per 4-1 contro l’Atalanta a Bergamo, dove la Roma non vinceva dal 20 agosto 2017. Ma soprattutto è arrivata una vittoria contro una big del campionato che i giallorossi inseguivano da tempo. “Ora – la soddisfazione di Mourinho a fine gara – smetteranno di dire che non vinciamo contro le top five, tutti ce lo facevano notare e ora la finiranno. È stata la Roma più bella della stagione, con un spirito fantastico, i giocatori sapevano che contro l’Atalanta non si può avere sempre il controllo della partita. Siamo stati bravi sotto tutti i punti di vista e l’arbitro è stato bravissimo, c’era bisogno di un direttore di livello e di esperienza. Non abbiamo sbagliato nei duelli, consapevoli dei pericoli, abbiamo capito come fare danno ad una squadra che si prende tanti rischi, abbiamo saputo soffrire: Karsdorp si è praticamente distrutto perché sa che non ho cambi“.
Ora la classifica è corta. “Se possiamo guardare a quelle che ci sono davanti? Sì, ma anche ai tanti giocatori giovani e inesperti che ho in panchina: una cosa è fare cambi per migliorare la squadra, una cosa è farli nell’emergenza. Per i calciatori deve essere importante capire che quando si gioca contro una squadra di questo livello, per fare punti non basta l’organizzazione tattica ma ci vuole carattere, e contro l’Atalanta ce l’hanno avuto“.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini