Una qualificazione strappata in extremis, quando il quarto uomo aveva già alzato il tabellone con il recupero, grazie al ventunesimo gol in stagione di Abraham al termine di una partita tra le più brutte dell’ultimo periodo. La Roma passa ai quarti di finale di Conference League (unica squadra italiana dal 2017-18 ad aver raggiunto almeno 3 volte i quarti di finale di una competizione europea) – oggi i sorteggi a Nyon, l’andata si giocherà il 7 aprile e il ritorno il 14 – ma domenica nel derby servirà una prestazione diversa perché la Lazio è un paio di categorie superiore al Vitesse.
“L’importante – le parole di Mourinho – era raggiungere l’obiettivo, ci vuole più qualità ma per fortuna non siamo andati a casa. Noi siamo una squadra con dei limiti a diversi livelli, ma qualche mese fa dicevano che non avevamo capacità di controllare un risultato, in questo momento si parla di noi come di una squadra che sa recuperare nei minuti finali”. Mourinho riconosce i meriti dell’avversario.
“Voglio fare i complimenti al Vitesse, sono una bella squadra, hanno un grande allenatore che non conoscevo prima della gara di andata. Hanno giocato una partita fantastica, gli va dato credito. Sono contento perché abbiamo passato il turno, mi dispiace perché abbiamo dovuto utilizzare molti calciatori che giocheranno anche il derby mentre i calciatori della Lazio erano a casa a fumare le sigarette con Sarri. Abbiamo preparato la partita per vincerla, non abbiamo pensato a controllare il risultato o al pareggio. Fino al loro vantaggio Rui Patricio non aveva fatto nemmeno una parata. Nelle due partite abbiamo meritato di passare il turno, fine della storia. Ora pensiamo al derby”.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini
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