Evidentemente erano pronti, carichi. Talmente allineati, come piace dire a Pinto, che si sono trovati a urlare le stesse parole all’arbitro Pairetto. Addirittura è finita con Mourinho che ha dovuto trattenere fisicamente il gm romanista. Il suo comportamento è stato talmente irriguardoso da consigliare immediate scuse al direttore di gara e questo ha potuto addolcire il referto.
In questo quadro è stato importante anche il lavoro di Calvarese. Meglio fare un passo indietro quando si esagera. Colpisce che siano due personaggi stranieri, due portoghesi, a pensar male del sistema italiano. Il problema è che la Roma ritiene di essere stata gravemente danneggiata dagli arbitri in questa stagione. Più volte Mourinho e Pinto si sono lamentati chiedendo “rispetto“.
Lo sfogo plateale nasce dall’insieme di tensioni, anche perchè a mente fredda anche gli stessi dirigenti riconoscono che Pairetto abbia inciso molto relativamente sul pareggio contro il Verona. I Friedkin intanto rimangono in silenzio, coerenti alla linea che li ha ispirati dall’inizio: zero ribalta mediatica, solo presenza operativa. La dirigenza, non molte settimane fa, ha chiesto spiegazioni a Pinto sulla discrezionalità di cui gli arbitri godono in Italia, rispetto agli sport americani nei quali la tecnologia dirime quasi tutte le controversie senza eccessive polemiche.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida