Prove di futuro in Portogallo. Non è un mistero: in casa Roma in questo momento i veri temi sono difesa e fascia destra. Entrambe le questioni dipendono dal destino del modulo che deciderà di impiegare Mourinho alla ripresa: il tecnico sta valutando l’ipotesi di tornare al 4-2-3-1 (visto contro lo Yokohama in Giappone), schema più utilizzato e meglio conosciuto dal portoghese, e le prove generali potrebbero avere luogo proprio nel ritiro in Portogallo, dal 15 al 22 dicembre.
Ovviamente con questo processo di restaurazione si renderebbero necessari diversi interventi alla rosa, messi in conto dalla società che deve però contestualmente far quadrare i conti. Con il passaggio alla linea a 4 diversi giocatori dovrebbero adattarsi a un gioco diverso, ma la volontà comune è quella di fare di più e meglio rispetto alla prima parte di stagione.
Per esempio, Gianluca Mancini, vice capitano e senatore di José, è uno specialista della difesa a 3: con il passaggio a 4 uno tra lui, Smalling e Ibañez partirebbe fuori, a meno di soluzioni a tre e mezzo con il brasiliano o il numero 23 “finti” terzini, tutte ipotesi che in ogni caso richiederebbero lavoro. In passato Mourinho aveva spiegato: «Il modulo lo fanno i giocatori con le loro caratteristiche» e in questo senso vale la pena ricordare come anche Roger nasca come difensore di una linea a 3 (idem Marash Kumbulla, che finora è stato molto più fuori che dentro). Mou però ci pensa.
Con la difesa a 4 tornerebbe ancora più urgente la questione fascia destra. Con la situazione di Karsdorp tutta da valutare e approfondire (Pinto non sembra intenzionato a fare sconti), l’acquisto di un terzino destro di ruolo, che possa alternarsi con Celik, è decisamente urgente.
Se a sinistra la corsia è coperta da due specialisti come Spinazzola e Matìas Viña (uno di quelli che potrebbe beneficiare del cambio modulo), a destra senza l’olandese ci sarebbe un vuoto, che a differenza di quanto successo con il 3-4-2-1 non potrebbe essere colmato da Zalewski.
Il polacco si è disimpegnato bene a destra, tanto è vero che lo ha fatto anche al Mondiale, ma abbassato ulteriormente sarebbe decisamente sacrificato, anche e soprattutto visto la possibile apertura di uno slot nel ruolo di ala sinistra in attacco, la sua zona di campo preferita.
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FONTE: Il Romanista – M. Vitale