“‘Tempo’ è stata una parola chiave quando ci siamo incontrati la prima volta con la proprietà, però se possiamo accelerare questo processo, ancora meglio”. Con queste parole, il 9 luglio 2021, José Mourinho si presentava a stampa e tifosi, pronto per iniziare la sua avventura sulla panchina della Roma.
A distanza di 7 mesi, lo Special One ha un’occasione d’oro per far sì che questo processo di avvicinamento alla vittoria possa registrare uno step importante. Con un campionato dove i giallorossi sono impantanati al sesto posto e in attesa di conoscere il proprio avversario in Conference League, la sfida di Coppa l’Italia con l’Inter di Inzaghi diventa il primo vero evento spartiacque della stagione.
Uscire di scena, rispettando il pronostico che vede i nerazzurri più quotati, farebbe calare il sipario su uno degli obiettivi stagionali. Riuscire invece nell’impresa, porterebbe la Roma dello Special One a sole due partite dalla finalissima. Una doppia semifinale o con il Milan di Pioli o con i rivali capitolini della Lazio di Sarri.
Mourinho si avvicina al match di San Siro con una comprensibile emozione: ritroverà il popolo che lo ha osannato e con il quale ha condiviso un triplete leggendario. Ma sa perfettamente quanto una vittoria rilancerebbe la stagione della sua Roma e darebbe forza al progetto dei Friedkin.
Chi meglio dello Special One per sbancare San Siro? Lui, che è l’uomo delle coppe, con 23 successi tra Champions, Europa League e coppe nazionali varie, conosce ogni sfumatura delle gare ad eliminazione diretta. E stasera proverà a tirare un brutto scherzo ai suoi ex tifosi.
FONTE: La Repubblica – A. Di Carlo