Che strano Mondiale per Paulo Dybala, spettatore non pagante dell’Argentina dopo la lunga ricorsa per essere convocato. L’attaccante della Roma, finora, non è mai stato impiegato da Scaloni che lo ha lasciato in panchina in entrambe le gare giocate. Per il ct, Dybala è il vice Messi, all’ultimo Mondiale con l’Argentina. Il sostituto del protagonista più atteso della nazionale più attesa.
Se non è una condanna, poco ci manca. Un ruolo da comprimario che sembra non pesare alla Joya, tra i più scatenati nelle esultanze ai gol e nei festeggiamenti nello spogliatoio, come evidenziato in un video social dopo la vittoria sul Messico. Per adesso per Dybala non c’è spazio, poi chissà.
Un panorama che, da un lato spiega ancora una volta quale sia il livello qualitativo della rosa giallorossa, dall’altro, almeno, metterà al riparo i calciatori dagli infortuni, per la felicità di José Mourinho.
Un Mondiale con vista panchina praticamente per tutti i romanisti. A partire da Zalewski, titolare alla prima e ora relegato in panchina dal ct polacco, con Rui Patricio uomo d’esperienza nel Portogallo e Vina comprimario dell’Uruguay. Se ci aggiungiamo i delusi dell’ultimo momento Abraham e Ibanez, si può dire che Mondiale e Roma non vadano granché d’accordo.
FONTE: Il Tempo – M. Juric