Quarta sconfitta in campionato perla Roma, che cede 1-2 contro il Milan e viene agganciata al quarto posto in classifica dall’Atalanta. I giallorossi ci hanno provato fino all’ultimo, ma non sono riusciti a raddrizzare un match che è proseguito ben oltre il novantesimo. Tanti gli episodi contestati, soprattutto da José Mourinho che a fine partita era letteralmente inferocito nei confronti dell’arbitro Maresca e delle sue decisioni.
Già nel corso del match il tecnico portoghese si era seduto in panchina in tono polemico nei confronti dell’arbitro poi al termine della gara si è presentato davanti ai microfoni di Dazn, ma ha voluto rilasciare una sola dichiarazione, senza rispondere ad alcuna domanda dallo studio. “Faccio i complimenti al Milan – le sue parole – ma non voglio dire niente di più. Se parlassi, domenica prossima a Venezia non andrei in panchina. Provo rabbia per la mancanza di rispetto nei confronti dei nostri tifosi. In una partita in cui non abbiamo giocato bene ma abbiamo dato il massimo, c’è stata una mancanza di rispetto nei nostri confronti”.
Stesso copione nella sala stampa dello stadio Olimpico. “Non voglio parlare, domenica voglio essere in panchina, non voglio avere nessun tipo di processo disciplinare. Mi limito a fare i complimenti al Milan che ha vinto. Fa male al cuore vedere che non c’è rispetto per il romanismo, quello che abbiamo noi professionisti della Roma e che tutti dovevano avere ma non è così”.
Poche parole anche sulla prestazione della squadra, che al netto dell’arbitraggio di Maresca è stata messa sotto dal Milan dal punto di vista del gioco, almeno fino a quando le squadre sono state in parità numerica. “Non abbiamo giocato bene, affrontavamo una squadra con qualità individuale, collettiva, con un lavoro che viene portato avanti da anni: abbiamo giocato contro una grande squadra. Ma è una partita senza rispetto per i romanisti. Mi fa male, non dico nulla di più“.
Mourinho ha raccontato di come per evitare squalifiche ai suoi calciatori, li abbia dovuti trascinare negli spogliatoi. “Ho fatto uno sforzo e sono riuscito a portare tutti i miei giocatori nello spogliatoio senza aspettare l’arbitro sulla porta. Siamo riusciti a controllare le emozioni, ora voglio stare in panchina domenica“.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini