La testa affollata di pensieri, preoccupazioni, dubbi, ma anche speranze e voglia di continuare a lottare. I giorni che accompagnano Mourinho al big match di domani contro il Milan all’Olimpico sono densi di riflessioni tra le assenze a cui soccombere, le speranze per recuperare in extremis Dybala, ma, soprattutto, la scelta dell’undici da schierare.
Tra una difesa da inventare e le assenze pesanti di Wijnaldum e (molto probabile) della Joya, il tecnico portoghese dovrà necessariamente apportare dei cambi rispetto a quello che solitamente ha proposto negli ultimi mesi nelle grandi sfide. Il dubbio più grande è quello del modulo: a livello numerico la scelta più immediata sembra quella del passaggio alla difesa a quattro. Con Mancini e Ibanez a far coppia e il solo Kumbulla a disposizione in panchina, oltre a qualche aggiunta della Primavera.
Ma la difficoltà del match, la poca predisposizione degli esterni a giocare come terzini puri e il momento no che sta attraversando Ibanez consigliano al tecnico di mantenere lo schieramento con i tre difensori centrali, per avere maggiore protezione. Kumbulla è pronto per tornare dall’inizio, ma tra le carte nascoste di Mourinho ce n’è una che rimanda al passato. In mezzo ai centrali, infatti, può tornare Cristante.
Ciò che spaventa di più, come sempre, è la catena di sinistra del Milan, che nella gara d’andata fu contenuta da Celik e Zaniolo, che di fatto fece la mezzala. E che domani potrebbe coinvolgere Bove in copertura ulteriore su Theo e Leao, se Cristante dovesse scalare.
FONTE: Il Tempo – L. Pes