Dopo il gesto con cui ha salutato i tifosi (“Resto qui”) le voci continuano a rincorrersi: ulteriori passi in avanti, la conferma di Mourinho sulla panchina della Roma è data sempre più vicina. Ma, Special One o meno, il prossimo sarà un mercato difficilissimo per i giallorossi: senza Abraham, irrivendibile dopo l’infortunio che lo terrà fermo ai box fino alla prossima primavera, cambiano le strategie.
Non è un caso che ieri, per cautelarsi, la Roma abbia rinnovato il contratto di Andrea Belotti fino al 2025. Nelle scorse settimane è scattata l’opzione di rinnovo biennale presente nel contratto dell’attaccante italiano. Una soluzione tampone dopo il dramma sportivo di Tammy Abraham. La diagnosi non lascia ben sperare per la prossima stagione: lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Operazione nei prossimi giorni e arrivederci nel 2024. Il salto di qualità dell’attacco giallorosso riparte dalle lacune di questa stagione.
Piace anche M’Bala Nzola, centravanti angolano dello Spezia. Molto dipenderà dai conti e dai rigidi paletti del Financial Fair Play. Perché la Roma ha un’urgenza di bilancio ben definita: incassare 30 milioni entro il prossimo 30 giugno. Un obbligo da rispettare dopo l’accordo quadriennale pattuito con la Uefa la scorsa estate. La mancata qualificazione in Champions League (5° anno consecutivo) ha dato l’ennesima spallata ai conti.
Senza quegli introiti, servono le cessioni. L’indiziato numero uno è Roger Ibanez. È lui l’assegno circolare in mano a Tiago Pinto per centrare l’obiettivo economico di fine giugno. Sul difensore ci sono da mesi le attenzioni di Tottenham e Atletico Madrid. Pinto vuole almeno 40 milioni, la metà della clausola rescissoria. Per adesso le pretendenti nicchiano. Ma a 30 si chiude, viste le urgenze di bilancio.
La Roma ha già in mano il suo sostituto: Evan N’Dicka dell’Eintracht Francoforte. Tiago Pinto ha da tempo un accordo verbale con il difensore francese che a luglio si libera a parametro zero. Ma attende di cedere il brasiliano prima di ufficializzare il suo acquisto.
FONTE: La Repubblica – M. Juric