Roma–Napoli di domenica sera (ore 20.45, arbitra Irrati) è anche, ma non solo, José Mourinho contro Luciano Spalletti. Non a caso, gli ultimi due tecnici che sono riusciti a portare un trofeo nella non affollatissima bacheca di Trigoria.
Se Mourinho è riuscito nell’impresa di unire tutti i tifosi giallorossi, e di riportarli allo stadio in massa, Spalletti si è fatto prima amare per quanto fatto vedere in entrambe le sue esperienze in giallorosso, e poi odiare per come gestì il lungo addio al calcio di Francesco Totti. Ancora oggi la tifoseria romanista vive sentimenti contrastanti, ed è probabile che domenica lo stadio gli riservi dei fischi, di sicuro non applausi, al massimo indifferenza.
Lo scorso anno furono fischi, con tanto di espulsione in campo per l’allenatore toscano. Anche in quel caso il suo Napoli viaggiava a gonfie vele in campionato: prima del pareggio all’Olimpico, alla nona giornata, le aveva vinte tutte ed era primo in classifica, proprio come adesso. Uno stop annunciato in qualche modo da Mourinho, che la settimana prima, in un “accavallamento” televisivo, salutò il suo “amico Spallettone” chiedendogli: “Non vorrai mica vincerle tutte?“.
Gli scontri diretti tra i due sorridono a Mou, che nei 6 precedenti confronti ha ottenuto 3 vittorie e altrettanti pareggi, compresi i 2 dello scorso campionato. Leggermente migliore il bilancio di Spalletti contro la Roma: sulle panchine di Empoli, Venezia, Udinese, Sampdoria, Inter e Napoli ha ottenuto 9 sconfitte, 8 pareggi e 4 vittorie, l’ultima con l’Inter il 26 agosto del 2017.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini