La Roma supera 1-0 il Bayer Leverkusen e avvicina un po’ la finale di Europa League. Per raggiungerla, dovrà uscire indenne giovedì prossimo dalla gara di ritorno in Germania. Viste le tante assenze, è stata quasi un’impresa.
“È merito dei ragazzi – le parole di Mourinho – hanno questa mentalità, voglia, empatia e senso della responsabilità. Fanno tutto per rendere felici i tifosi. Mentre da Trigoria venivamo allo stadio, abbiamo avuto grandi momenti, la gente per strada ci ha accompagnato, ci ha dato grande emozione, e anche a uno navigato come me ha fatto effetto. I ragazzi hanno risposto bene, non è stata una partita facile, è difficile rimanere concentrati per 90 minuti sapendo che loro sono forti quando perdi la palla. Ma abbiamo vinto solamente il primo tempo”.
Nel finale sono entrati Dybala e Wijnaldum, anche se sono ancora lontani dalla migliore condizione. “Hanno paura di farsi male, ma c’è bisogno di loro. È dura, una gestione difficile. Hanno giocato qualche minuto, credo che non abbiamo grossi problemi, vediamo se al ritorno potranno avere qualche minuto in più di autonomia”.
Il tecnico portoghese fa i complimenti a Edoardo Bove, che stava per essere sostituito quando ha segnato il gol vittoria. “Il merito della crescita di Edoardo è suo e della sua famiglia che è di altissimo livello: è un ragazzo che ha studiato, sembra che abbia trenta anni. Lo scorso anno entrava a cinque minuti dalla fine, ora è cresciuto anche nel controllo del gioco e delle emozioni. Io ho fatto il mio lavoro, ma il merito è suo”.
Complimenti che il centrocampista cresciuto nel settore giovanile ha incassato con piacere. Il gol di ieri sera lo manda nella storia: è il suo primo europeo e lo fa diventare il più giovane marcatore (20 anni e 360 giorni) della storia giallorossa in una semifinale internazionale.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini