Adesso è francamente dura. Almeno per il primo posto, almeno per la qualificazione diretta. Ma Mourinho non vuole sentir parlare di bandiera bianca. “Dobbiamo essere realisti, il primo posto non è più il nostro obiettivo – dice il portoghese –. Dobbiamo pensare al secondo posto, con il rischio di prendere una squadra forte che scende dalla Champions. Ma tra questa opportunità e il fatto di finire terzi o quarti e uscire dal torneo io scelgo la prima ipotesi. Alla fine sarà decisiva l’ultima gara, quella con il Ludogorets”.
Insomma, quel gol finale complica tutto. Anche perché la Roma le occasioni per vincere le ha avute. “Loro hanno più qualità tecnica di noi e lo hanno dimostrato, nel primo tempo ci hanno messo in difficoltà – continua Mourinho –. Ma la sconfitta fa male, perché nonostante questo abbiamo avuto più opportunità: la traversa di Zaniolo, la parata su Dybala, poi le due occasioni del secondo tempo, in particolare quella di Cristante. E l’altra contraddizione è che abbiamo preso gol mentre loro pensavano a gestire. Il pareggio sarebbe stato più giusto”.
E intanto Mou perderà altri giocatori: su Celik, non ci sono sensazioni positive. “Per esperienza penso che avremo brutte notizie, vista la torsione del ginocchio. Siamo sfortunati”. Non su Zaniolo, però, che il rosso se l’è andato a cercare. “Nicolò qualcosa ha fatto di sicuro. Peccato solo che non abbiano visto il giallo iniziale a Pezzella, che avrebbe poi portato al suo rosso”.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese